Speciale Diciottoventicinque_edizione 2023

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Hai trai i 18 e i 25 anni?

Sei appassionatə di fotografia?

Speciale diciottoventicinque è quello che fa per te!

Un percorso di formazione per realizzare un progetto per Fotografia Europea 2023

CHE COS’È

 

Speciale diciottoventicinque è un progetto formativo nell’ambito di Fotografia Europea dedicato ai giovani tra i 18 e i 25 anni (natə tra il 1 gennaio 1998 e il 31 dicembre 2004) che abbiano voglia di imparare, condividere e confrontarsi con il mondo dell’arte e della fotografia.

Un’occasione per approfondire le proprie conoscenze e imparare a sviluppare un progetto. L’unico requisito è essere disposti a mettersi in gioco insieme alla tutor, imparando a condividere con gli altri passione e voglia di creare.

Il percorso si concluderà con l’ideazione e la creazione di un progetto che farà parte del circuito ufficiale di Fotografia Europea 2023 – Europe matters.

 

Tutor di questa edizione sarà Elena Mazzi, artista di origini reggiane che accompagnerà i partecipanti a riflettere su un argomento, osservarlo e studiarlo attraverso la macchina fotografica.

 

TEMA

 

Il laboratorio prende le mosse dallo studio di un’area specifica del territorio reggiano: Il Campovolo.
L’aeroporto di Reggio Emilia, anche detto Campovolo, nasce come pista di prova per i prototipi delle Officine Meccaniche Reggiane, una famosa azienda italiana nata all’inizio del Novecento per produzione ferroviaria e di proiettili d’artiglieria e divenuta famosa sul finire degli anni Trenta per gli aerei da caccia.

 

Da qualche anno è utilizzato per ospitare concerti internazionali, ma è stato anche sede della Festa dell’Unità, ed è sede di una scuola di paracadutismo, aeroclub e altre associazioni dilettantistiche. Parte del campovolo è anche attraversato da iniziative promosse da ciclisti e utilizzato da giocatori di cricket.

 

Partendo da letture collettive che riguardano il tema del volo, del campo aperto, e del perdersi in luoghi specifici trattati nel lavoro degli scrittori Daniele Del Giudice (Staccando l’ombra da terra) e George Perec (Specie di Spazi) e del fotografo, architetto ed esperto di aeronautica Carlo Mollino, i partecipanti saranno invitati a trovare la loro personale lettura del luogo indicato, focalizzando l’attenzione sull’identità dello spazio aereo e sulle sue caratteristiche identitarie, sulle particolarità che questi spazi comportano a livello di stato-nazione, e sulle varie realtà e comunità che frequentano l’area terrena corrispondente.

Il risultato sarà un manuale di volo condiviso, che assumerà una forma ibrida, a metà tra libro d’artista, manuale tecnico, atlante geopolitico, rivista, fanzine e diario, con contributi testuali e visivi.

DOVE E QUANDO

 

Dieci incontri:

 

• 10-11 febbraio (online)
• 17-18-19 febbraio
• 4-5 marzo
• 25-26 marzo
• 22 aprile: allestimento
• 28-29-30-1 maggio: inaugurazione

 

Gli incontri in presenza saranno a Reggio Emilia, sede da definire

COME

 

Per partecipare è necessario inviare i seguenti documenti a call@fotografiaeuropea.it

entro e non oltre il 9 gennaio 2023 alle ore 13, specificando l’oggetto: Speciale diciottoventicinque

 

La candidatura dovrà pervenire in un unico file *.zip di peso massimo di 10 MB, nominato con “Cognome_Nome” del Candidato, con all’interno l’elenco dei materiali qui di seguito richiesti:

• modulo d’iscrizione
• portfolio
• lettera motivazionale (max 1 pagina)
• curriculum vitae
• copia del documento d’identità

 

La selezione dei partecipanti sarà a cura dei tutor e dello staff di Fotografia Europea

COSTI

50€ da versare al momento dell’avvenuta conferma da parte dell’organizzazione di essere stato selezionato per la partecipazione.

Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma.

Partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura. La sua metodologia di lavoro, vicina all’antropologia, privilegia un approccio olistico volto a ricucire fratture in atto nella società, che parte dall’osservazione e procede combinando saperi diversi.

Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: der TANK a Basilea, MADRE a Napoli, ar/ge kunst a Bolzano, Sodertalje Konsthall a Stoccolma, Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, Museo del Novecento di Firenze, MAGA di Gallarate, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, AlbumArte a Roma, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Fortuny a Venezia, Fondazione Golinelli a Bologna, 16° Quadriennale di Roma, GAM di Torino, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, COP17 a Durban, Istituto Italiano di Cultura a New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Cape Town, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.

Ha partecipato a diversi programmi di residenza tra cui ZK/U a Berlino, Skaftfell Center for the Arts in Islanda, HIAP a Helsinki, Guilmi Art project in Abruzzo, Via Farini a Milano, Fundacion Botin in Spagna, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Future Farmers A.I.R. a San Francisco, Spinola Banna per l’arte, Botkyrka AIR a Stoccolma.

È vincitrice, tra gli altri, di Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali, della 7° edizione dell’Italian Council promosso dal Ministero dei Beni Culturali, del XVII Premio Ermanno Casoli, Premio STEP Beyond, Premio OnBoard, VISIO Young Talent Acquisition prize, premio Eneganart, borsa Illy per Unidee, Fondazione Pistoletto, nctm e l’arte, premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, premio Lerici Foundation, Movin’up.

È vincitrice di un dottorato pratico presso Villa Arson (Nizza), per il triennio 2022-2025. Vive e lavora tra Torino e Nizza.

INFO

Rosa Di Lecce / Ilaria Gentilini

didattica@palazzomagnani.it  call@fotografiaeuropea.it

0522 444441 – 444408