Essere artisti: la sfida del Final Critics all’Accademia SantaGiulia
25/06/2025
Gli studenti del biennio in Arti Visive Contemporanee si misurano con il sistema dell’arte contemporanea
Coniugare studio, pratica artistica e dimensione professionale è una delle sfide centrali nella formazione specialistica nel campo delle arti visive. L’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia, attraverso il biennio specialistico in Arti Visive Contemporanee, ha costruito negli anni un percorso didattico che mira a rispondere a questa esigenza, integrando momenti teorici e laboratoriali con esperienze concrete di confronto con il sistema dell’arte in cui gli studenti saranno chiamati a operare. Uno di questi momenti è rappresentato dal Final Critics, appuntamento annuale giunto nel 2025 alla sua VI edizione. Si tratta di un’occasione preziosa in cui gli studenti e le studentesse del biennio presentano i progetti artistici più significativi sviluppati durante il percorso a una commissione esterna composta da curatori, collezionisti, galleristi e professionisti del settore.
Il Final Critics si svolge infatti al termine del primo e del secondo anno del biennio, consentendo così di documentare e valorizzare la crescita artistica di studenti e studentesse, mostrando le trasformazioni nei linguaggi espressivi e la progressiva maturazione. Coloro che affrontano questa esperienza il secondo anno si dimostrano più consapevoli, autonomi e capaci di argomentare e contestualizzare in modo efficace il proprio lavoro.
Questa iniziativa è un vero e proprio dispositivo didattico che mette al centro la dimensione del dialogo critico e l’acquisizione di una piena autoconsapevolezza professionale. Ai partecipanti è richiesto, non solo di accompagnare le proprie opere con una presentazione verbale, ma di argomentare e sostenere un discorso coerente, capace di difendere le scelte formali e contenutistiche, interagendo in modo franco con interlocutori autorevoli del mondo dell’arte. L’inserimento di esperienze come il Final Critics all’interno del piano formativo consente di sviluppare competenze trasversali, che raramente si sviluppano nella sola pratica laboratoriale: la presentazione pubblica del proprio lavoro, la costruzione di un discorso critico, la comprensione del contesto espositivo e l’interazione con figure professionali eterogenee.
Nel corso degli anni, il Final Critics si è sempre svolto in sedi prestigiose con il coinvolgimento di importanti personalità del panorama artistico nazionale. L’edizione 2025 in particolare si è tenuta presso il Museo d’Arte Lercaro di Bologna, segnando un passo significativo nella direzione del confronto con realtà istituzionali complesse, differenti rispetto a gallerie o spazi indipendenti. Questa scelta ha permesso di ampliare la rete di relazioni dell’Accademia e soprattutto di offrire agli studenti e alle studentesse un’esperienza concreta di interazione con le dinamiche professionali dell’ambiente museale.
Anche quest’anno, la partecipazione di figure di spicco come il curatore Pasquale Fameli, il collezionista Francesco Serafini e Patrizia Raimondi, direttrice della galleria L’Ariete artecontemporanea, ha reso l’esperienza particolarmente formativa e stimolante. Undici i giovani artisti coinvolti: Davide Bertelè, Emma Castellani, Gaia Ylenia Dotti, Matteo Maggi, Cecilia Magri, Michela Mariotto, Emanuele Mini, Daniele Piemontese, Marco Quinzanini, Stefania Seggioli e Lorenzo Giuseppe Tentori. Quest’anno per la prima volta, il progetto si inserisce anche in una visione didattica che promuove la contaminazione, il dialogo e la collaborazione tra settori accademici disciplinari diversi: arti visive, didattica dell’arte e grafica. Un’impostazione che riflette le condizioni attuali della produzione culturale, dove l’interazione tra competenze differenti, la capacità di ascolto e il lavoro di squadra sono elementi determinanti per lo sviluppo di un profilo professionale solido. La curatela della mostra è stata infatti affidata alle studentesse del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte, selezionate tramite un contest interno realizzato in collaborazione con il Museo d’arte Lercaro. Le studentesse hanno curato i testi critici e lavorato a stretto contatto con gli artisti, in un confronto autentico e formativo. Ne è nato uno scambio peer-to-peer che ha arricchito l’esperienza di tutti i partecipanti, rafforzando una comunità di apprendimento fondata sulla collaborazione. Un ulteriore contributo è arrivato infine dalle studentesse della Scuola di Grafica, che si sono occupate dell’ideazione del visual e della realizzazione dei materiali di comunicazione online e offline. Partendo dagli stimoli ricevuti da artisti e docenti, hanno tradotto in immagine i concetti al centro della riflessione artistica, contribuendo alla coerenza e alla riconoscibilità del progetto espositivo.
In questo quadro, il biennio in Arti Visive Contemporanee dell’Accademia SantaGiulia si conferma un esempio virtuoso di alta formazione artistica capace di superare l’autoreferenzialità, evitando di concentrarsi unicamente sulla tecnica e puntando invece a fornire agli studenti strumenti critici, relazionali e operativi utili per affrontare le complessità del mondo del lavoro.
Il Final Critics rappresenta, in questo senso, un momento chiave del percorso formativo, fortemente identitario dell'Accademia SantaGiulia: un’occasione concreta in cui mettere alla prova le proprie idee e le proprie competenze, confrontandosi con un pubblico qualificato, in un esercizio di consapevolezza, visione e scambio costruttivo. Un’esperienza resa ancora più incisiva dalla didattica personalizzata che l’istituzione rende possibile anche grazie al numero contenuto di corsisti che fanno parte del gruppo classe e alla costante interazione con docenti e artisti attivi nei diversi settori.
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